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Monza città tradita – settima e ultima puntata
Minchia, che palle!
Don Chisciotte

Riassunto della puntata precedente: dopo aver assistito al pubblico dibattito tra i cavalieri contendenti al trono, presso Castel7, il nostro cavaliere errante espone la cronaca per filo e per segno come nessun altro giornale, tostapane, radio o cinegiornale abbiamo osato fare in quel di Monza, nulla nascondendo, ma anzi disvelando, per poi infine, coi saluti finali, augurare a tutti, belli e brutti, buone elezioni (sic).

Minchia, ce l'abbiamo fatta alla grande. ”
Marco Mariani – da “la Repubblica” del 29/05/07

L'eco della notizia oltrepassa i confini del reame. Fuori dalle mura cittadine, il contado incredulo ebbe un brivido di paura. Come può essere che il sindaco vincitore delle elezioni a Monza al primo turno, esterni così il suo stupore e la sua gioia per l'elezione?
Cablogrammi, piccioni viaggiatori, corrieri espressi, si diramano ai quattro venti. I telefoni no, quelli no, non vengono toccati, da quando è passato Tronchetti il Provera non c'è più da fidarsi. Ognuno di essi chiede chiarimenti, dispensa rimproveri, lancia maledizioni, implora aiuti. Come è possibile che a Monza abbia vinto un terùn.
Inconcepibile, incomprensibile, improbabile, improponibile, intollerabile, incontrollabile, incontinente, astinente, impertinente, offensivo e poco decente. Questo il popolo pensava!
Certo un terùn sapevano tutti che era in lizza, ma campano, non siciliano innanzitutto. E poi il Cirillo si è dimostrato galantuomo, di buone maniere, molto educato. Pensate, una volta saputo che qui a Monza la teoria economica della “domanda e dell'offerta” era applicata alla lettera su tutto l'anello anulare della città ci è venuto in soccorso, con tanti di quei preservativi, che di.co, i poveri padri di famiglia monzesi, per consumarli tutti saranno persino costretti ad usarli con le proprie mogli.

ringraziamenti

Comunque non era lui ad essere stato eletto, ma il mitico Marco Maria,il Braveheart padano, che ora tutti scoprono, oltre a saper parlare come mangia, è anche poliglotta, bilingue e in un afflato terzomondista, deciso a coronare il suo successo con una lingua altra: minchia! Questo si che è parlar chiaro, perbossi!
Un profondo sospiro di sollievo, spazza l'intera Brianza, frammisto ai sapori padani di luganega e cassoeula, e si disperde fin nelle valli bergamasche , portando la quiete dopo la tempesta.
Non pago della confusione generata il nostro padano, volle subito chiarire, che i tempi erano cambiati e che con la sua elezione si poneva finalmente fine alla primavera fagliana, durata oltremisura cinque lunghi anni, e si dava vita sic et simpliciter ad una perpetua estate mariana. E quindi tutti fuori con le palle al sole!

“Forza Monza! Siamo grandi. Monza è il capoluogo della Brianza, terza città della Lombardia, motore economico italiano. Dico ai Monzesi di piantarla di piangersi addosso e
di tirar fuori le palle!”
Marco Mariani – da “il Cittadino” del 29/05/07

Pur sapendo che di minchia & palle la Lega si è sempre riempita la bocca, bisogna essere onesti e dare a Mario quello che è di Maria e a Romeo quello che è suo; già perché fu proprio l'enfant prodige monzese a parlare per primo di palle ai monzesi, che definì meno prosaicamente “attributi”. Perbossi… quello che è giusto è giusto! E bravi tutti, avete colpito i monzesi nel posto giusto.
Mentre tra minchie & palle il centro destra si prepara a governare la città, sull'altra sponda, si narra che il Michele Giovanna non si dia pace del tradimento, abbandono, fraintendimento perpetrato nei suoi confronti dal volgo cittadino.
Ma come? Lui che con i suoi cavalieri, scudieri, consiglieri, artiglieri,architetti e lupetti…..lui, che per 5 anni ha fatto e disfatto, lavorato come un matto: possibile che tutto ciò non sia bastato? Ma come è potuto accadere? Si continua a chiedere il nostro prode e insieme a lui alcuni suoi fedelissimi consiglieri.
“Consiglieri?” – esclamò il mio amico Sancio - “Ma chi gli ha messo in testa che loro erano in testa. Bisognerebbe farci controllare a lui la testa! Solo un pazzo in testa poteva pensare di aver la vittoria in mano, una volta che in campo dichiarò di scendere il Padano! Se veramente così è stato, un consiglio io ce l'avrei per codesti consiglieri, un bel ritiro alla scuola delle Frattocchie, senza stock-option né spocchie”.

circoscrizione
 
MonzalaCittà
Forse era colpa del clima surreale che aveva avvolto il reame, prima del gran finale, offuscando la vista, le menti e i cuori ai contendenti.
Si narra che prima del cataclisma, un presidente di circoscrizione tra urla e tuoni minacciava epurazioni, qualora fossero stati rieletti i suoi signori. Un sindacalista invece, fino ad oggi fuori dalla mischia, in quanto posto al confino, già affilava le armi in bella vista, tessendo trame e tranelli in attesa dei nuovi vincenti.
Il Cittadino, il cui direttore si sa, è più di che di qua, prepara all'ultimo un tiro mancino, sulla prima pagina del suo giornalino: “Una moschea in città?”, vox populi , guarda un po', ma che combinazione a due giorni dall'elezione.

Ma non solo il Cittadino pare avesse perso il lumino. Monza la Città in un estremo tentativo di salvataggio, si prostra ai piedi del suo signore pubblicando un'intervista a Faglia degna del libro Cuore. Anche loro poveretti, giornalisti embedded , non reggono allo stupore del voto traditore ed è così che per pudore e per prudenza chiudono i canali, per una pausa di autocoscienza.
Ma ora tutto è passato e forse è l'ora di guardare al di là del naso che a ognuno è dato.

Oltre ai conti con il pallottoliere, forse è il caso che la nuova opposizione, torni a parlare con la popolazione, non dall'alto dello scranno ma alla pari, uno di fronte all'altro.
Essere impertinenti con i sanrocchini di certo non ha giovato, ma di questo vi ho già parlato; anche se parlarne non fa male, visto che qualcuno persiste pensando di aver fatto cose mai viste, magnificenze e luminescenze, senza però mai accorgersi che al suo fianco scorreva un altro film meno appariscente, ma altrettanto convincente.
L'ascolto, l'attenzione, l'umiltà, la partecipazione, la condivisione, la suddivisione, la decisione, non quella roboante e assordante, delle piazze, ville e parcheggi, ma quella quotidiana, più silente ma in fondo di-rompente, delle difficoltà dei quartieri a sorbirsi tutti sti' cantieri, dei dossi mancanti e di quelli sovrastanti, della mancanza di un'adeguata comunicazione, presi dalla foga della pubblicizzazione.
La frenesia con cui avete trasformato l'assetto cittadino, pur avendolo fatto con gusto, forse meritava un po' più di calma, di tatto e il momento giusto. Sembrava quasi che da un momento all'altro doveste andarvene… perbossi… cioè no, voi sieti quelli di qua… perbacco!
Se ai bambini avete dato dei giardini e dei giochi molto carini, ai giovani invece, di cui tanto avete parlato, cosa avete lasciato?

tabelloni vuoti

Una cosa poi che non vi ho mai perdonato e l'aver lasciato che il consiglio comunale divenisse una “stalla” con ragli e grida a destra e a manca, senza difendere adeguatamente le pulzelle al vostro fianco, aggredite e vilipese. Tiravate di fioretto con i lestofanti, con i quali bisognava toglier i guanti e menar di brutto senza riguardi; come quando la bella vostra Patrizia venne attaccata dal maldestro Allevi e di questo certo non potete andarne fieri.

Se poi ci spostiamo ancora più a sinistra…beh… lì si spiega ancor di più il calo della lista.
Da una parte i rifondaroli con un assessore diventato arredatore, pur urbano che sia, forse non troppo ispira. Se poi lo stesso, con tutto quello che con i giovani si potrebbe fare, alla play station si mette a giocare…beh è tutto dire… quando poi dimenticandosi di essere comunista vuol fare il primo della lista e scambiando lucciole per lanterne, si congratula con quelli di Scientology, che si spacciano per Big Religiolosy … e no, qui non ci siamo capiti… vabbe' educati, carini e ben vestiti, ma si rischia di passare per r…..biti.

animali
Se poi i comunisti addavenì si mettono con i sempreverdi e disperdono i voti ai quattroventi, forse è il caso che aggiornino i loro programmi che parlan tanto di animali, ma si scordano dei padroni che in fondo non sono proprio dei c….oni.

Certo la colpa non è mai da una parte sola e gran lavoro ai fianchi han fatto per 5 anni Insieme per Monza e i verdi Kamikazen. Talmente hanno sbraitato, dipingendo tutto di nero, profferendo loro parole come fosse oro colato, che l'elettorato s'è stufato e gli stessi ha ignorato.
Se giustizia poi c'è stata, certo è quella capitata all'Ambrogio detto il Moccia, che in quanto ad assenze era certo il più competente. Fuori del tutto, quello sì che è un verdetto giusto!

A tal riguardo suggerirei ai nuovi arrivati, di stupirci tutti da subito con qualcosa di concreto: togliendo qualsiasi emolumento ai consiglieri eletti, i quali in caso di assenza saranno invece costretti a pagare ammenda; e poi ancora, richiedendo al Prefetto che faccia il suo dovere e infligga multe ai briganti che han fatto il bello e il brutto, attacchinando i loro manifesti ogni dove, infischiandosene della legalità e dell'ordine. Perché è vero, come dice Romeo, che noi monzesi non vogliamo gli abusivi. E quindi multa all'UDC per le 507 affissioni abusive, a Forza Italia per le sue 470, ad AN che ha appena 248, per citare solo i più abusivi di tutti e così via. Forza Romeo, tira fuori gli “attributi”… metaforicamente… si intende!

la vita
E se il Prefetto facesse finta di niente, tu Romeo vallo a trovare, a pregarlo, a scongiurare, perché se non vediamo applicata la legge, che nessuno dei tuoi parli più di venditori abusivi, che stressano i cittadini per i vicoli cittadini.

Per il resto mettetevi d'accordo, tanto come ha dichiarato il Marianone, i programmi in fondo sono tutti uguali e quindi attenzione, perché io vi curerò nel corso del mandato, con sottocchio tutti i programmi delle forze ieri in lizza, prendendo come più mi aggrada, un po' di qua e un po' di là, quindi attenti a non combinare guai.
Io e il mio Sancio siamo qui pronti all'azione, senza paura ad entrar in tenzone contro cattiverie, impertinenze, mancanza di buon gusto, tatto e poesia, da parte di chicchessia… e così sia.
Benvenuti a voi sacripanti e a presto a tutti quanti. Or potrò finalmente accingermi con devozione a svolger la mia missione di cronista dei quartieri, senza dimenticarmi mai però, di voi messeri. E voi non dimenticatevi mai che la “vita non è un gioco” .

I miei più dovuti ossequi
Don Chisciotte

P.S.: le righe che seguono fanno parte di un colloquio privato tra me e Michele Giovanna, quindi prego i gentili lettori, qualora ce ne fossero, di non proseguire oltre a questa riga, se no sarò costretto a scendere in tenzone con chi contraddice tale ordine superiore.
Aspetta che abbasso il tono Michele Giovanna… così non ci sentono… è per il tuo bene che te lo dico, lo so che stai soffrendo molto, però guarda che non hai fatto brutta figura, sei stato bravo, hai preso tutti i voti della volta scorsa in una botta sola. Certo mancavano quelli in più… ma per quelli purtroppo bisognava pensarci prima. Però se proprio vuoi giocarti un'ultima carta e far invalidare le elezioni io un'idea ce l'avrei… sssshhhhh… piano che se ci sente qualcuno è un casino… ascoltami… pare che il CNR nei due giorni delle elezioni a Monza, abbiano rilevato delle tracce di droga nell'aria. Si, in particolare di cocaina. Per la prima volta al mondo il CNR ha messo in evidenza la presenza di cocaina nel particolato sospeso dell'atmosfera della città… pensa che lustro per Monza… la prima al mondo. Evviva! E' tutto chiaro no. I monzesi erano così fatti di cocaina che non capendo più niente… hanno votato il Marianone! Vabbe' io te l'ho detto, vedi tu ora cosa fare. Ue' e che rimangano fra me e te queste parole, non vorrei che qualcuno pensasse che io sia di parte… figurati…e che io combatto la cattiveria, da qualsiasi parte provenga e vedere come ti hanno trattato alle elezioni mi rattrista il cuore. E ricordati… sempre uniti si vince…ehm … vabbè… dai… sarà per un'altra volta. Comunque grazie per le piste ciclabili da parte mia e della mia ronzinante.


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  10 giugno 2007